EditorialeGiovanni NazzaroIV_MMXVII

La riforma sulle intercettazioni, in sintesi

di Giovanni Nazzaro

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Un riforma criticata non tanto per i suoi contenuti, benché non abbia accontentato in modo completo tutti i principali soggetti coinvolti, quanto per i tempi di approvazione.

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In queste ultime settimane è stata pubblicata la notizia sulla disponibilità del nuovo impianto legislativo che regolarizzerà l’utilizzo delle intercettazioni. Un riforma criticata non tanto per i suoi contenuti, benché non abbia accontentato in modo completo tutti i principali soggetti coinvolti, ma soprattutto per il fatto che sia stata completata nei tempi della legislatura rispetto ad altre riforme altrettanto attese, come quella dello ius soli che, per altri versi, avrebbe comunque aiutato nella lotta al terrorismo così come ha evidenziato il Ministro dell’Interno Marco Minniti in un recente forum svoltosi nella sede romana di Avvenire, dichiarando che «chi si integra bene difficilmente aderirà ai proclami dei terroristi».

La riforma delle intercettazioni è il risultato finale dell’esame del decreto legislativo A.G. 472 che, dando attuazione alla legge n. 103 del 2017 entrata in vigore il 3 agosto 2017, ha delegato il Governo ad adottare decreti legislativi per riformare, appunto, la disciplina delle intercettazioni. Quanto ai tempi, di riforma se ne parla alla fine di quest’anno perché la delega andava esercitata entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge n. 103, dunque entro il 3 novembre 2017. Tuttavia, la presentazione dello schema di decreto alle Camere il 3 novembre 2017 ha attivato il c.d. slittamento del termine per l’esercizio della delega, che il comma 83 individua in 60 giorni. La delega poteva dunque essere esercitata entro il 2 gennaio 2018.

Singolare, come abbiamo già evidenziato su questa rivista, il fatto che il Garante della privacy avesse fornito il proprio parere sullo schema di decreto legislativo, invitando il Governo a rivedere alcuni articoli e a sopprimerne altri, lo stesso 2 novembre 2017 giorno in cui lo schema è stato approvato del Consiglio dei ministri.  Tale schema è stato trasmesso alle Camere ed è stato approvato il 18 dicembre 2017 in secondo esame preliminare da parte del Consiglio dei ministri. Il nuovo schema (A.G. 472-bis) è stato trasmesso dal Governo per una seconda valutazione delle Commissioni parlamentari. Ricordiamo che le Commissioni hanno 10 giorni di tempo per formulare un nuovo parere; decorso tale temine, i decreti legislativi possono comunque essere emanati. La Commissione Giustizia della Camera nella seduta del 19 dicembre 2017 ne ha avviato l’esame, approvando parere favorevole il giorno successivo 20 dicembre 2017; la Commissione Giustizia del Senato ha avviato l’esame il 20 dicembre 2017, non ha espresso parere definitivo e tuttavia è decorso il relativo termine.

Il decreto legislativo (A.G. 472) consta di 9 articoli attraverso i quali, in sintesi;

  • inserisce nel codice penale il delitto di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente (art.1);
  • vieta la trascrizione, anche sommaria delle comunicazioni dei difensori nei colloqui con l’assistito (art.2);
  • prevede che, quando l’ufficiale di polizia giudiziaria che procede all’intercettazione ascolta una comunicazione non rilevante a fini di giustizia penale ovvero contenente dati sensibili, non la trascriva neanche sommariamente (art. 2);
  • in relazione alla procedura di selezione delle intercettazioni, disciplina la fase del deposito dei verbali e delle registrazioni, con la possibilità offerta alle parti di prenderne cognizione, e la fase dell’acquisizione del materiale intercettato al fascicolo delle indagini (art. 3);
  • prevede che i difensori possano ottenere la trasposizione su supporto informatico delle registrazioni acquisite al fascicolo, ma non possano estrarre copia dei verbali di trascrizione delle conversazioni. La trascrizione delle intercettazioni dovrà infatti essere effettuata all’apertura del dibattimento (art. 3);
  • disciplina le intercettazioni tra presenti mediante immissione di captatori informatici in dispositivi elettronici portatili (art. 4);
  • prevede che tutti gli atti delle intercettazioni non acquisiti al fascicolo siano restituiti al PM per la conservazione nell’archivio riservato tenuto presso l’ufficio del PM e siano coperti da segreto; ogni accesso all’archivio dovrà essere registrato (art. 5);
  • semplifica i presupposti, sulla base dei presupposti dei “sufficienti” indizi di reato, per disporre le intercettazioni nei procedimenti per i reati dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione (art. 6);
  • prevede che dall’attuazione della riforma non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica (art. 8);
  • detta una norma transitoria in base alla quale la riforma potrà applicarsi alle intercettazioni autorizzate dopo 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto legislativo (art. 9).

Sull’art. 8, la relazione illustrativa che accompagna il decreto conferma gli effetti di neutralità finanziaria per il bilancio dello Stato derivanti dal provvedimento; inoltre, le risorse e le strumentazioni informatiche già in dotazione all’amministrazione di giustizia, per quanto attiene la sostenibilità degli oneri inerenti la conservazione e tenuta dell’Archivio riservato, già rispondono alle nuove esigenze tecniche. Tuttavia, se quella illustrativa tranquillizza per un verso, la relazione tecnica,dall’altro, mette in guardia sullo stato di ammodernamento di tutte le strumentazioni informatiche (quindi quelle già in dotazione), perché prevede la necessità di un intervento in tal senso, nei prossimi anni, coperto dagli stanziamenti previsti dalla legge di bilancio 2018 del Ministero di giustizia, capitolo 7203, di  euro 150.648.555 per l’anno 2018, di euro 207.119.084 per l’anno 2019 e di euro 258. 756.118 per l’anno 2020.

L’archivio riservato è stato uno degli oggetti del contendere tra le parti, perché la sua formulazione originaria non era del tutto chiara, anche se occorre rilevare che una sua quasi identica definizione già si trovava nel disegno di legge n. 1512 di riforma delle intercettazioni approvato alla Camera il 17 aprile 2007 (art. 19) e rimasto inattuato. La Commissione di giustizia della Camera ha chiesto di specificare che l’archivio fosse gestito anche con modalità informatiche, dando così una connotazione più moderna al concetto di archivio. L’archivio riservato è messo in evidenza rispetto ad altri aspetti, perché proprio per dare il tempo alle Procure di adeguarsi su quanto stabilito dal nuovo articolo 89-bis del cpp, l’intero impianto di riforma sarà attuato dopo 6 mesi dall’entrata in vigore del decreto legislativo, «adeguando le linee di sorveglianza e controllo alle norme dettate dal Garante e poste a protezione dei dati personali». Un’attenzione alla “privacy” che però non si è registrata verso il trojan. Infatti, la Commissione di giustizia del Senato ha osservato che i requisiti tecnici dei programmi informatici funzionali all’esecuzione delle intercettazioni mediante trojan avrebbero dovuto sottostare al parere del Garante della privacy, ma il Legislatore non ha ritenuto di dover recepire l’osservazione, in quanto i programmi informatici saranno individuati dal Ministero in modo corrispondente agli standard di “sicurezza”.

 

Lawful Interception per gli Operatori di Tlc

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Giovanni Nazzaro - Giovanni NAZZARO, ingegnere delle telecomunicazioni, CEO di LEX et ARS e Direttore della Lawful Interception Academy, svolge attività anche di Consulente strategico per grandi operatori di telecomunicazioni in ambito Prestazioni Obbligatorie ex art. 57 CCE, Lawful Interception, Data Retention, Security, Compliance. E' Auditor/Lead Auditor ISO 27001 ed è esperto nell’information technology e nelle reti di telecomunicazioni.
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Tabulati di traffico storico per finalità di accertamento e repressione dei reati: caratteristiche e tempi di conservazione -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVIII)
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Quella privacy che non fa bene alle indagini (A dark time for WHOIS) -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVIII)
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di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVIII)
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BlackBerry: intercettabilità dei servizi (II Parte) -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVI)
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 50452 del 10 novembre 2015 e depositata il 23 dicembre 2015.Nel precedente numero: 1. Introduzione, 2. Identificativi dell’utente BlackBerry, 3. I servizi di messagistica del BlackBerry, 3.1 PIN-2-PIN Messaging. 3.2 BlackBerry Messenger, 4. I servizi BIS e BES, 4.1. I servizi BIS (Blackberry Internet Solution), 4.2 I servizi BES (Blackberry Enterprise Solution). In questo numero: 5. Cifratura delle comunicazioni, 5.1 BBM Protected, 6. La sentenza n. 50452/2015 della Corte di Cassazione, 6.1 Intercettazioni delle utenze straniere in roaming, 6.2 Intercettazione delle comunicazioni caratteristiche del Blackberry, 7. Conclusioni.
Limiti circa l’utilizzabilità delle statistiche nazionali sulle intercettazioni -
di Giovanni Nazzaro e Tommaso De Giovanni (N. III_MMXVI)
In Italia le spese di giustizia si articolano su tre capitoli di spesa, di cui il n. 1363 è relativo alle intercettazioni. Nell’ambito degli interventi di spending review (DL n. 98 del 2011, art. 37, co. 16) è previsto che, a decorrere dall’anno 2012, il Ministro della giustizia presenti alle Camere, entro il mese di giugno, una relazione sullo stato delle spese di giustizia. In tale contesto si ha finalmente conoscenza delle statistiche relative al nostro paese. Dall’approfondimento qui presente è emerso purtroppo che la metodologia utilizzata per questa ricognizione statistica è affetta da molte criticità, tra cui la mancata indicazione della durata delle intercettazioni e delle relative proroghe e, soprattutto, delle spese che vengono tracciate per fattura e per anno solare in cui vengono liquidate, senza la giusta scomposizione delle reali voci di costo, ed in modo svincolato dai numeri delle intercettazioni che fanno riferimento invece al momento dell’attivazione.
Looking for the best period of Data Retention -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVI)
In some European States where data retention regimes are in place, capital and operational costs incurred in compliance are reimbursed by the government.
BlackBerry: intercettabilità dei servizi (I Parte) -
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVI)
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 50452 del 10 novembre 2015 e depositata il 23 dicembre 2015. In questo numero: 1. Introduzione, 2. Identificativi dell’utente BlackBerry, 3. I servizi di messagistica del BlackBerry, 3.1 PIN-2-PIN Messaging. 3.2 BlackBerry Messenger, 4. I servizi BIS e BES, 4.1. I servizi BIS (Blackberry Internet Solution), 4.2 I servizi BES (Blackberry Enterprise Solution). Nel prossimo numero: 5. Cifratura delle comunicazioni, 5.1 BBM Protected, 6. La sentenza n. 50452/2015 della Corte di Cassazione, 6.1 Intercettazioni delle utenze straniere in roaming, 6.2 Intercettazione delle comunicazioni caratteristiche del Blackberry, 7. Conclusioni.
Attendibilità delle statistiche sulle intercettazioni -
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVI)
Il DL n. 98 del 2011, art. 37, co. 16) prevede dal 2012 che il Ministro della giustizia presenti alle Camere, entro il mese di giugno, una relazione sullo stato delle spese di giustizia.
Lawful Interception Academy Report 2015 -
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVI)
Pubblicato il Lawful Interception Academy (LIA) Report 2015 in formato ebook gratuito. Anche la II edizione della LIA ha mostrato numeri in aumento, come i frequentatori (distinti) che sono stati 428 nell’arco dei 5 giorni previsti. Il 66% ha ritenuto di aver ricevuto utili strumenti per le proprie attività professionali. L’89% ha espresso un alto interesse per i temi trattati nella LIA.
The need for encryption grows -
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVI)
Le nuove tecniche di comunicazione utilizzano proprie modalità di trasmissione e di trattamento delle informazioni, in un mondo sempre più telematico. Quali che siano le modalità utilizzate per comunicare, tutte hanno in comune lo strumento che conserva tracce digitali: pensiamo al computer o al cellulare ormai sempre con noi. L’attenzione si sposta verso un problema di più semplice gestione, solo apparentemente.
Le startup innovative -
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXV)
Le startup innovative godono di un regime fiscale agevolato, a patto che soddisfino le caratteristiche elencate dal decreto-legge 179/2012, art. 25 commi da b)a g). A questi requisiti se ne aggiungono altri tre (art. 25 comma h) di cui se ne deve possedere almeno uno. Altri incentivi sono il “Fondo a favore di startup innovative”, che ha concesso quasi 156 milioni di euro di garanzie, il progetto SmartStart e l’equity crowdfunding che non ha ancora trovato la via per un significativo sviluppo. La II edizione del rapporto del MiSE si focalizza sulle dinamiche “demografiche” delle startup innovative.
Ulteriore differimento in materia di sicurezza nelle attività di intercettazioni -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXV)
Garante della privacy - Deliberazione del 25 giugno 2015. Ulteriore differimento dei termini di adempimento delle prescrizioni di cui al provvedimento del 18 luglio 2013, in materia di misure di sicurezza nelle attività di intercettazione da parte delle Procure della Repubblica.
La difficile vita dell’agente … “captatore” -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXV)
Con la recente sentenza della cassazione n. 27100/ 2015 si è riaperto il dibattito sull’utilizzabilità dell’agente “captatore” che, il 5 luglio, ha acquisito una dimensione mondiale a causa del caso “Hacking Team”. Il problema delle garanzie delle attività svolte da una simile attività sul dispositivo target (computer, tablet o smartphone) erano già conosciute, anche attraverso il rapporto “CALEA II: Risks of Wiretap Modifications to Endpoints” del 2013, con cui 19 esperti mondiali di comunicazioni avevano evidenziato che, di contro, si sarebbe reso più facile il lavoro dei cyber-criminali.
Il suolo “mangiato” -
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXV)
Il consumo di suolo in Italia continua a crescere in modo significativo: tra il 2008 e il 2013 il fenomeno ha riguardato mediamente 55 ettari al giorno, con una velocità compresa tra i 6 e i 7 metri quadrati di territorio che, nell’ultimo periodo, sono stati irreversibilmente persi ogni secondo.
La solita raccomandazione -
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXV)
Censis - rapporto pubblicato il 19 marzo dal titolo “La composizione sociale dopo la crisi - Protagonisti ed esclusi della ripresa”. Per accelerare una pratica, ottenere un permesso o per altre ragioni di rapporto con la Pa, 4,2 milioni di italiani sono ricorsi ad una raccomandazione, all’aiuto di un parente, amico, conoscente; circa 800.000 italiani hanno fatto qualche tipo di regalo a dirigenti, dipendenti pubblici.
Il lavoro potenzialmente utilizzabile o sottoutilizzato -
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXIV)
Il 17 dicembre 2014 è stato pubblicato il rapporto di monitoraggio sul mercato del lavoro dell’ISFOL, alla sua quarta edizione, da cui spicca la figura del lavoratore con forte potenziale non utilizzato che possiamo identificare in colui che potenzialmente è disponibile a lavorare ma non intraprende azioni di ricerca attiva. Se si includesse nel calcolo del tasso di disoccupazione anche la forza lavoro potenziale, l’indicatore in Italia raggiungerebbe il 22%.
Le particolarità dell’intercettazione degli SMS -
di Giovanni Nazzaro (n.III_MMXIV)
È del mese di agosto la notizia che WhatsAPP gestisce la comunicazione di 600 milioni di utenti al mese. Gli SMS inviati tramite la rete tradizionale mobile GSM o UMTS sono nettamente diminuiti ma non sono scomparsi. Analizziamo le particolarità dell’intercettazione degli SMS.
Nasce la “Lawful Interception Academy” -
di Giovanni Nazzaro (n.III_MMXIV)
La prima edizione della “Lawful Interception Academy” si terrà dal 17 al 21 novembre di quest’anno a Roma presso la scuola “Giovanni Falcone” della Polizia Penitenziaria. Inizialmente pensata come espressione tangibile del confronto intellettuale espresso in precedenza su questa Rivista, è stata poi ridisegnata in forma di seminario e poi di scuola, a vantaggio del lettore che si è “evoluto” in ascoltatore prima ed infine in “discente”.
Le prestazioni obbligatorie per l’Autorità Giudiziaria come disciplina di studio -
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
Il tema delle “prestazioni obbligatorie” per gli operatori di telecomunicazioni verso l’Autorità Giudiziaria è poco riconosciuto in Italia se confrontato con altri come l’antifrode o la sicurezza informatica o la sicurezza cibernetica, eppure come questi gode di una naturale autonomia in termini di competenza, al punto che non è sbagliato riferirsi ad esso come disciplina autonoma.
WiFi Offload of mobile data: l’intercettazione delle comunicazioni di rete mobile con accesso WiFi -
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
L’aumento del traffico dati può portare alla congestione delle risorse radio per l’accesso alle reti mobili cellulari. Per ovviare a tale problema gli operatori mobili possono ricorrere al “WiFi offloading” che richiede tuttavia una particolare attenzione sotto il profilo delle intercettazioni mobili richieste dall’AG.
EU’s Data Retention Directive declared invalid -
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
La Corte di giustizia europea ha invalidato la direttiva sulla data retention: il legislatore dell’Unione ha ecceduto i limiti imposti dal rispetto del principio di proporzionalità in termini di idoneità della conservazione dati, necessità della conservazione, livello di ingerenza, controllo dell’accesso ai dati, periodo di conservazione.
Justice delayed is Justice denied -
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXIV)
“Giustizia tardiva equivale a giustizia negata”. Il 17 marzo 2014 la Commissione europea ha pubblicato la seconda edizione del quadro di valutazione europeo della giustizia per promuovere la qualità, l’indipendenza e l’efficienza dei sistemi giudiziari nell’Unione europea. Tra il 2010 e il 2012 l’Italia è al primo posto per cause civili pendenti, ma il quadro di valutazione non presenta una graduatoria unica generale e non promuove un tipo particolare di sistema giudiziario.
CLASSIFICAZIONE DEGLI OPERATORI MOBILI VIRTUALI (MVNO) E PRESTAZIONI OBBLIGATORIE PER L’AUTORITÀ GIUDIZIARIA -
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXIII)
Dalle ultime osservazioni dell’Agcom è emerso che il numero di abbonati degli operatori virtuali non tende a fermarsi o a rallentare, raggiungendo oggi la non irrilevante cifra di 5,12 milioni. Gli operatori mobili virtuali sono soggetti all’articolato del Codice delle Comunicazioni al pari degli operatori tradizionali, con particolare riferimento all’art. 96 rubricato “Prestazioni Obbligatorie” per l’Autorità Giudiziaria.
Un’occasione mancata per rafforzare la 231 -
di Giovanni Nazzaro ( n.IV_MMXIII )
Il tema dei modelli organizzativi di gestione e controllo all’interno delle società, così come disposto dal d.lgs. 231/01, che ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità in sede penale degli enti, ha suscitato sin dalla sua emanazione indubbio interesse, ma anche preoccupazione.
Il mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche -
di Giovanni Nazzaro ( n.III_MMXIII )
L’economia mondiale si sta trasformando in un’economia basata su internet e occorre riconoscere il ruolo delle TIC come elemento decisivo per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Questo in sostanza il fulcro del contesto di riferimento in cui si posizionerà il nuovo regolamento proposto l’11 settembre 2013 dalla Commissione Europea, per creare il mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche.
Il Rating di legalità -
di Giovanni Nazzaro ( n.II_MMXIII )
“Rating della legalità” assegnato dall’Agcm: il 17 aprile 2013 quattro aziende italiane hanno ricevuto le prime “stelle” come risultato della valutazione.
Cos’è la rete intelligente nella telefonia fissa e mobile -
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (N. I_MMXIII)
La Rete Intelligente (il cui acronimo è RI oppure IN da Intelligent Network) è l’architettura di rete standard descritta nelle raccomandazioni ITU-T della serie Q.1200, utilizzata dalle reti di telecomunicazioni sia fisse che mobili. La RI consente agli operatori di differenziarsi tra loro offrendo servizi a valore aggiunto che quindi si aggiungono ai servizi standard di telecomunicazioni come PSTN, ISDN e servizi GSM-UMTS sui telefoni cellulari.
Riflessioni sullo stato della regolamentazione delle intercettazioni legali in Italia -
di Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
È stata emanata la direttiva sulla Gara Unica delle intercettazioni, tuttavia, è opportuno ricordare che nel nostro Paese è assente una normativa di riferimento per l’esecuzione tecnica delle intercettazioni.
Regulatory status of lawful interception in Italy -
by Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
Once again we find ourselves discussing interceptions, a subject of great media impact, and once again we notice the lack of technical and legal prominence that is given. Although the code of criminal procedure in chapter IV, regulates interceptions as a means of finding proof, in terms of limits of admissibility, requirements and formalities for the measure, execution of operations once the interceptions have been made, it does not add anything about how this tool should be used. There is a lack of regulations about the efficiency and execution of interceptions.
Modello di organizzazione delle aziende di TLC, per rispondere alle richieste dell’autorità giudiziaria -
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXII)
La Funzione che nelle aziende di telecomunicazioni risponde alle richieste dell’A.G. ha un ruolo fondamentale. Esempio di organizzazione di tale Funzione in termini di composizione, competenze e attività.
I Listini degli operatori mobili americani per le richieste delle forze dell’ordine -
di Giovanni Nazzaro ( n.III_MMXII )
L’articolo del NYT del 1° aprile 2012 sulla presunta pratica di monitoraggio dei telefoni cellulari negli USA ha sollevato una serie di questioni giuridiche, costituzionali e di privacy, a tal punto che è intervenuto il deputato Edward John Markey, che si è rivolto a nove operatori americani di telefonia cellulare, chiedendo a ciascuno di rispondere a quesiti diretti sul rapporto con le forze dell’ordine e l’eventuale guadagno che ne deriverebbe.
Il nuovo centro della Procura di Roma: le intercettazioni in Italia fra passato e futuro -
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXI)
Incontro con l’Ufficio Automazione della Procura di Roma per approfondire gli argomenti contenuti nella nota diffusa il 20 dicembre 2010 dal proc. agg. Pierfilippo Laviani, con la quale si informava che la Procura di Roma si era dotata di un sistema proprietario che le consentiva di gestire in autonomia le intercettazioni, risparmiando 1,8 milioni di euro all’anno in costi di noleggio dell’apparecchiatura necessaria.

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