2014Uscite

Numero I del MMXIV

Justice delayed is Justice denied
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXIV)
“Giustizia tardiva equivale a giustizia negata”. Il 17 marzo 2014 la Commissione europea ha pubblicato la seconda edizione del quadro di valutazione europeo della giustizia per promuovere la qualità, l’indipendenza e l’efficienza dei sistemi giudiziari nell’Unione europea. Tra il 2010 e il 2012 l’Italia è al primo posto per cause civili pendenti, ma il quadro di valutazione non presenta una graduatoria unica generale e non promuove un tipo particolare di sistema giudiziario.

DIRITTO DI INTERNET

IL «LINK» PUÒ RINVIARE AD OPERE PROTETTE DISPONIBILI IN ACCESSO LIBERO SU INTERNET
di Marzia Minozzi ( N. I_MMXIV )
Corte di giustizia dell’Unione europea - Sentenza nella causa C-466/12 del 13 febbraio 2014. Su un sito Internet era stata pubblicata, in libero accesso, una serie di articoli di stampa redatti da vari giornalisti svedesi. Una società che gestisce un sito Internet in Svezia, che a sua volta fornisce ai propri clienti collegamenti Internet «cliccabili» (c.d. «hyperlink» o «link»), aveva pubblicato il collegamento a questi articoli senza richiedere ai giornalisti interessati l’autorizzazione. Nella sentenza del 13 febbraio 2014 la Corte di giustizia dell’Unione europea ha rilevato che il fatto di fornire link «cliccabili» verso opere protette costituisce un atto di comunicazione. La Corte ha quindi stabilito che il proprietario di un sito Internet può rinviare, tramite «link», ad opere protette disponibili in accesso libero su un altro sito, senza l’autorizzazione dei titolari dei relativi diritti d’autore.
GOOGLE VIDEO NON HA L’OBBLIGO DI SORVEGLIANZA DEI DATI IMMESSI DA TERZI
di Elena Bassoli (N. I_MMXIV)
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 5107 del 17 dicembre 2013 e depositata il 3 febbraio 2014. La Suprema Corte ha affermato che l’Internet Hosting Provider, per la mancanza di un obbligo generale di sorveglianza, non è responsabile della liceità del trattamento dei dati personali memorizzati a richiesta degli utenti su una piattaforma video accessibile sulla rete Internet.

DIRITTO DI POLIZIA

D.lgs. 121/2013: ilteriori modifiche e novità in tema di armi e munizioni (i parte)
di Maurizio Taliano (N. I_MMXIV)
PRIMA PARTE. Il 5 novembre 2013 è entrato in vigore il d.lgs. 29 settembre 2013, n. 121 “Disposizioni integrative e correttive del d.lgs. 26 ottobre 2010, n. 204”. Nel numero IV/MMXIII il provvedimento è stato analizzato sotto l’aspetto del ritiro cautelare e della legalizzazione dell’attività sportiva denominata “paintball”. In questo numero: 1) Limite numerico dei colpi inseribili nei caricatori delle armi, 2) Nuove competenze del Banco nazionale di prova, 3) Denuncia delle armi in via telematica.

LEGGI E NORME

LA VOLUNTARY DISCLOSURE FISCALE PER I CAPITALI ILLECITAMENTE DETENUTI ALL’ESTERO
di Mauro Vaglio e Simone Covino (n. I_MMXIV)
Decreto Legge 28 gennaio 2014, n. 4. Dopo la Legge europea per il 2013, che ha modificato la disciplina del monitoraggio fiscale degli investimenti esteri e delle attività finanziarie detenute all’estero, il D.L. n. 4 del 28 gennaio 2014 ha poi previsto la riduzione delle sanzioni per la violazione di detta disciplina, ove il contribuente acceda alla apposita procedura di autodenuncia dei capitali detenuti all’estero (voluntary disclosure). È forse l’ultima chance per mettersi in regola, prima che entrino in vigore gli accordi tra Stati sullo scambio di informazioni.
Il delitto di combustione illecita di rifiuti: considerazioni sulla portata della nuova norma
di Daniela Gentile (n.I_MMXIV)
Legge 6 febbraio 2014, n. 6. Sulla Gazzetta ufficiale n.32 dell’8 febbraio 2014 è stata pubblicata la Legge 6 febbraio 2014, n. 6, di conversione del DL 10 dicembre 2013, n. 136 in materia di emergenze ambientali e industriali. Il testo del decreto legge è stato modificato a seguito della conversione. Il provvedimento è in vigore dal 9 febbraio 2014 ed è articolato perchè tratta di Ilva e di dissesto idrogeologico. La novità più importante è il delitto di combustione illecita di rifiuti (art. 256 bis Codice dell’Ambiente): vediamo alcune considerazioni sulla portata della nuova norma e sulla sua efficacia quale misura di contrasto al fenomeno “terra dei fuochi”.

GIURISPRUDENZA

INAMMISSIBILE LA PROPOSTA DELLE REGIONI DI INDIRE UN REFERENDUM CONTRO IL TAGLIO DEI TRIBUNALI
di Pietro Errede (N. I_MMXIV)
Corte Costituzionale, sentenza n. 12 del 15 gennaio 2014. La Consulta ha dichiarato inammissibile la proposta delle Regioni di indire un referendum contro il taglio dei tribunali previsto dalla riforma. L’abrogazione della riforma della geografia giudiziaria - chiesta da Abruzzo, Piemonte, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Campania, Liguria, Basilicata e Calabria - “priverebbe totalmente l’ordinamento dell’assetto organizzativo indispensabile all’esercizio di una funzione fondamentale dello Stato, qual è quella giurisdizionale”, con “irrimediabile lesione del diritto fondamentale di agire e di difendersi in giudizio”.

DIRITTO CANONICO, ECCL. E VATICANO

SECURITY

Il quadro strategico nazionale per la cybersecurity
di Roberto Setola (N. I/MMXIV)
Con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri in data 27 gennaio 2014 sono stati adottati il “Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico” ed il “Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica”, in attuazione dell’articolo 3, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 gennaio 2013. I documenti sono resi disponibili sul sito istituzionale del Governo e su quello del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.

COMPLIANCE

La corretta valutazione di indoneità dei modelli organizzativi secondo la suprema Corte
di Simona Usai (N. I_MMXIV)
Corte di Cassazione, Sezione V penale, sentenza n. 4677 del 18 dicembre 2013 e depositata il 30 gennaio 2014. Con la sentenza n. 4677 del 2014 la Corte di Cassazione, annullando con rinvio la decisione della Corte d’Appello di Milano che aveva escluso la responsabilità di una società per l’illecito amministrativo dipendente dal reato di aggiotaggio commesso da soggetti in posizione apicale, ha affermato (tra l’altro) che la “elusione fraudolenta” non consiste nella semplice e “frontale” violazione delle prescrizioni contenute nel modello organizzativo (ossia, in un mero abuso dei poteri da parte dell’autore del reato), ma in una condotta ingannevole e subdola, cioè di aggiramento delle prescrizioni predisposte. La Corte in questa sentenza ha stabilito alcuni “principi”, ai quali il Giudice di merito dovrà attenersi nel (ri)valutare il modello, il quale, quindi, anche se predisposto ed attuato, non verrà considerato automaticamente efficace quale esimente, per la società che lo adotta da responsabilità da reato.

PRIVACY

Applicabilità della normativa comunitaria e italiana. Una questione interpretativa (I Parte)
di Luigi Montuori (N. I_MMXIV)
Commissione europea - Proposta relativa al nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati - 25 gennaio 2012. PRIMA PARTE.L’entrata in vigore di questo Regolamento permetterà che la medesima disciplina sia contemporaneamente in vigore in tutti i paesi della UE, codificata in un unico testo. Una delle questioni più delicate del testo del nuovo regolamento in materia di protezione di dati personali, allo stato attuale, è l’applicabilità della normativa comunitaria e italiana alle società stabilite fuori dalla UE che offrono servizi online. Il principio generale che si è formato per consuetudine è quello del cosiddetto “contatto” o “collegamento”, in base al quale lo Stato può intervenire quando è ravvisabile un qualche collegamento tra il comportamento posto in essere dal soggetto straniero e lo Stato territoriale o i suoi cittadini.

DIGITAL FORENSICS

ANALIZZARE DISPOSITIVI SENZA INTERFACCE O DISTRUTTI: LA “CHIP-OFF” FORENSICS
di Nanni Bassetti (n.I_MMXIV)
La tecnica d’indagine forense c.d “chip-off” rappresenta l’estremo tentativo di recuperare dati ed informazioni da un dispositivo, quasi sempre di tipo mobile (come ad es. il telefono cellulare, il tablet, la pendrive, il navigatore satellitare, l’unità GPS, la game console, il registratore digitale, ecc..), soprattutto quando non vi è modo di connettersi a causa della mancanza d’interfacce o perché il dispositivo è quasi totalmente distrutto.
ANALISI DEL DISCO FISSO DI UN SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA: UN ESEMPIO DI REVERSE ENGINEERING
di Paolo Reale (n.I_MMXIV)
Probabilmente molti ricordano il caso della bomba nella scuola di Brindisi, a maggio 2012, che è stato risolto grazie alle registrazioni video di alcune telecamere di sicurezza: in effetti, il numero di sistemi di videosorveglianza in uso, per ragioni di sicurezza e per combattere la criminalità, è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, e anche se è difficile fare una stima (non essendo necessarie particolari autorizzazioni per l’installazione, non sono disponibili numeri precisi), secondo alcune valutazioni in Italia ci sarebbero circa due milioni di telecamere.

LAWFUL INTERCEPTION

Le intercettazioni delle comunicazioni: utilità ed opportunità di standardizzazione
di Domenico Vulpiani e Carla Izzo (N.I_MMXIV)
La standardizzazione delle procedure ha dei risvolti importanti sia per quanto concerne la cooperazione tra le forze di polizia (vista la natura transnazionale di alcuni reati: frodi online, immigrazione clandestina, traffico di esseri umani, pedofilia) sia sotto l’aspetto economico. Si ritiene opportuno sottolineare che sarebbe molto importante che gli organi istituzionali competenti (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Giustizia, e Ministero dell’Interno) condividessero pienamente il modello ETSI per le intercettazioni.
Parere del Consiglio di Stato sulla ripartizione delle spese per le intercettazioni di Angela Gabriele (n.I_MMXIV) Il recupero delle spese sostenute nelle indagini per le intercettazioni telefoniche si divide in parti uguali tra tutti i condannati. A precisarlo, lo schema di decreto del ministero della giustizia sul recupero delle spese del processo penale, che ha avuto parere favorevole del Consiglio di Stato (n. 421/2014 del 4/02/2014). Il provvedimento, che sostituirà il vigente decreto ministeriale 111/2013, chiarisce alcuni dubbi interpretativi.

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