di Antonio de Martino
Google Transparency Report – Safe browsing
Nella nuova sezione ”Navigazione sicura” del Rapporto di Trasparenza (Transparency Report) pubblicato da Google sono elencati i siti web non sicuri, affinché utenti e webmaster possano evitarli così da non subire danni. Le informazioni si basano sugli avvisi rilevati da Google Chrome, Mozilla Firefox e Apple Safari, utilizzati ogni settimana da decine di milioni di utenti che tentano di visitare siti web che carpirebbero loro informazioni personali o installerebbero software ideati per assumere il controllo dei loro computer.
È del 25 Giugno 2013 la notizia della pubblicazione dell’ultimo rapporto sulla trasparenza di Google (alla data della presente pubblicazione, ndr). Il resoconto, ormai giunto alla sua settima edizione e la cui prima risale al 21 maggio 2007, è un’iniziativa della società di Mountain View per promuovere la sicurezza nel mondo web e fornire agli utenti strumenti aggiuntivi per difendersi dai pericoli in cui possono incorrere. Negli anni passati l’accesso a Internet era un privilegio riservato a un numero ristretto di persone, il motivo principale era legato soprattutto a una questione di costi che solo le grandi organizzazioni erano in grado di sostenere. Con l’avvento dei primi modem analogici, il numero di utenti online iniziò a crescere e con esso le minacce legate alla rete. Con il passare degli anni e la crescita esponenziale dei servizi e degli utenti collegati, Internet è diventata ancor di più uno degli strumenti utilizzati dai criminali per mettere in atto truffe ai danni degli utenti.
Secondo il report di Google, infatti, le due più grandi minacce del mondo online sono i software malevoli o malware in grado di prendere il controllo del computer e il phising, un modo per rubare password o identità attraverso l’invio di finte richieste via email alle vittime.
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