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Claudio CAZZOLLA

Claudio_CazzollaL’avv. Claudio CAZZOLLA ricopre la qualifica di dirigente avvocato presso la ASL BA ed esercita le funzioni di avvocato con particolare riferimento alle tematiche di confine tra diritto penale, civile ed amministrativo.

Appassionato del rapporto tra verità e giustizia, applica i moduli logico-matematici allo studio del diritto.

 


Articoli pubblicati

IL GIUDICE DI MERITO DEVE FONDARE LA SUA DECISIONE SOLO SULLE INTERCETTAZIONI CHIARE, DECIFRABILI E NON AMBIGUE
di Claudio Cazzolla (N. II_MMXVIII)
Corte di Cassazione, Sezione II Penale, sentenza n. 17158 del 28 marzo 2018 e depositata il 17 aprile 2018. Con riferimento ai risultati delle intercettazioni di comunicazioni, il giudice di merito deve accertare che il significato delle conversazioni intercettate sia connotato dai caratteri di chiarezza, decifrabilità dei significati, assenza di ambiguità, di modo che la ricostruzione del contenuto delle conversazioni non lasci margini di dubbio sul significato complessivo dei colloqui intercettati; in questo caso, ben potendo il giudice di merito fondare la sua decisione sul contenuto di tali conversazioni. Alla stregua delle indicate linee interpretative, dunque, le censure del ricorrente si risolvono in una richiesta di incursione nel meritum causae, non consentito - come tale - in sede di legittimità.
WHISTLEBLOWING: DECADE L’ANONIMATO IN CASO DI UTILIZZO DELLA SEGNALAZIONE IN AMBITO PENALE
di Claudio Cazzolla (N. II_MMXVIII)
Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, sentenza n. 9047 del 31 gennaio 2018 e depositata il 27 febbraio 2018. Il secondo comma dell’art. 54-bis del Dlgs 30.03.2001 n. 165 è esplicito nel significare che l’anonimato del denunciante opera unicamente in ambito disciplinare, essendo peraltro subordinato al fatto che la contestazione “sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione”, giacché, ove detta contestazione si basi, in tutto o in parte, sulla segnalazione stessa, “l’identità può essere rivelata ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell’incolpato”: ne consegue che, in caso di utilizzo della segnalazione in ambito penale, non vi è alcuno spazio per l’anonimato.
LA REGISTRAZIONE FONOGRAFICA DI COLLOQUI TRA PRESENTI COSTITUISCE PROVA DOCUMENTALE UTILIZZABILE
di Claudio Cazzolla (N. I_MMXVIII)
Corte di Cassazione, Sezione VI penale, sentenza n. 1422 del 03 ottobre 2017 e deposita il 15 gennaio 2018. La Sesta sezione ha affermato che la registrazione fonografica di colloqui tra presenti, eseguita di iniziativa dalla persona offesa dal reato, costituisce prova documentale ed è pertanto utilizzabile in dibattimento, qualora tuttavia la conversazione risulti non continuativa per essere stata tagliata in alcune parti, si impone da parte del giudice una specifica valutazione della capacità probatoria della registrazione e della attendibilità delle dichiarazioni accusatorie, non potendo a tal fine ritenersi sufficiente la mera corrispondenza tra i brani registrati e quanto riferito dall’autore della manipolazione. Utilizzabilità delle registrazioni nel processo penale e regime delle preclusioni in appello, questi i temi trattati nel presente elaborato.
IL DECRETO-LEGGE PER IL RILANCIO DEL MEZZOGIORNO ED IL G7 A TAORMINA
di Claudio Cazzolla (N. I_MMXVII)
DECRETO-LEGGE 29 dicembre 2016, n. 243. Sulla Gazzetta ufficiale n. 304 del 30/12/2016 è stato pubblicato il provvedimento d’urgenza di 8 articoli contenuti in 4 Capi recanti disposizioni in materia ambientale, disposizioni in materia di lavoro, politiche sociali e istruzione. Il decreto-legge prevede anche all’articolo 7 interventi funzionali alla preparazione e organizzazione della Presidenza italiana del G7 nel 2017, evento che si terrà il 26 e 27 maggio 2017 a Taormina. Per le opere di realizzazione dell’evento internazionale viene richiamato l’art. 63 del Dlgs 18 aprile 2016, n. 50 per l’aggiudicazione di appalti pubblici mediante una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.
CONSIDERAZIONI SULLA TESTIMONIANZA DELLA PERSONA OFFESA
di Claudio Cazzolla (N. III_MMXV)
Prima le Sezioni Unite penali (sent. 41461/2012) e poi la terza sezione penale della Suprema Corte (sent. 45920/2014) hanno individuato i criteri da seguire nella valutazione della deposizione resa dalla persona offesa, stabilendo in via di principio, che, le dichiarazioni della vittima del reato possono anche da sole fondare il giudizio di responsabilità penale dell’imputato.
RINNOVATE LE AUTORIZZAZIONI GENERALI PER I DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI PER IL BIENNIO 2015-2016
di Claudio Cazzolla (n.I_MMXV)
Il Garante per la privacy ha rinnovato le autorizzazioni al trattamento dei dati sensibili e giudiziari per il biennio 2015-2016. Fra le novità, va segnalata l’integrazione dell’autorizzazione n. 5 relativa a diverse categorie di titolari (banche, assicurazioni, turismo etc.), nella quale sono stati contemplati anche i trattamenti di dati legati all’acquisto o alla consultazione di servizi digitali tramite smartphone o tv interattiva.
SE I REATI SONO CONNESSI LE INTERCETTAZIONI POSSONO ESSERE USATE IN ALTRI PROCESSI
di Claudio Cazzolla (II_MMXIV)
Corte di Cassazione, Sezione II Penale, sentenza n. 3253 del 10 ottobre 2013 e depositata il 23 gennaio 2014. La Corte di cassazione ha dichiarato che il procedimento è da considerarsi identico e dunque va escluso il divieto di utilizzazione delle intercettazioni quando vi sia una stretta connessione sotto il profilo oggettivo, probatorio o finalistico tra il contenuto dell’originaria notizia di reato, alla base dell’autorizzazione, e quello dei reati per cui si procede.
La “scatola nera” è priva di efficacia probatoria
di Claudio Cazzolla ( n.III_MMXIII )
Prima il Giudice di Pace di Noci (Sent. n. 32/2011) e poi il Tribunale di Bari – Sezione di Putignano – (Sent. n. 145/2013), hanno escluso l’efficacia probatoria della “scatola nera”, in quanto atto di parte, privo di rigore scientifico certo e dimostrato, non soggetto a taratura o controlli periodici riscontrabili e che, peraltro, invocato proprio a favore della parte che lo ha addotto. Nemmeno la “Consulenza Ergonometrica” a firma dell’ingegnere nominato dal Giudice di Pace come Consulente Tecnico d’Ufficio, può scardinare le risultanze processuali, tra cui la C.T.U. medica disposta all’interno dello stesso processo. I dati forniti dalla “scatola nera”, dunque, non hanno il crisma di prova documentale, ma sono semplici elementi di prova suscettibili di essere superati dalle altre emergenze processuali.
La disciplina delle intercettazioni non si applica alla corrispondenza
di Claudio Cazzolla ( n.II_MMXIII )
Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, sentenza n. 28997 del 19 aprile 2012 e depositata il 18 luglio 2012. Le Sezioni Unite, a risoluzione di un contrasto, hanno affermato il principio per cui la disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (art. 266 e ss. cod. proc. pen.) non è applicabile alla corrispondenza, dovendosi applicare, ai fini dell’utilizzazione probatoria del contenuto epistolare, le norme relative al sequestro di corrispondenza (artt. 254 e 353 cod. proc. pen.) e, in caso di detenuti, dovendosi rispettare le particolari formalità stabilite dall’art. 18 Ord. pen.
DISPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE E DELL’ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
di Claudio Cazzolla (N. I_MMXIII)
Legge n. 190 del 6 novembre 2012. Con la legge 6 novembre 2012, n. 190 (pubblicata in Gazz. Uff. n. 265 del 13 novembre 2012) il Parlamento ha varato una normativa organica tesa ad implementare l’apparato preventivo e repressivo contro la corruzione e l’illegalità nella pubblica amministrazione. L’intervento normativo ha l’esplicito fine di corrispondere agli obblighi derivanti dalla Convenzione ONU contro la corruzione del 31 ottobre 2003 (c.d. Convenzione di Merida) e dalla Convenzione penale sulla corruzione del Consiglio d’Europa del 27 gennaio 1999 (Convenzione di Strasburgo), sanando così alla mancata attuazione delle medesime da parte delle rispettive leggi di ratifica (l. 3 agosto 2009, n. 116 e l. 28 giugno 2012, n. 110).

 

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