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Sanzionata (di nuovo) TIM per violazione dell’art. 70 del Codice delle Comunicazioni anche per disallineamento dei suoi sistemi informativi

Da venerdì 22 maggio 2020 è disponibile sul sito dell’AGCOM (in allegato) l’attesa delibera del 16 aprile scorso contro TIM per la violazione dell’articolo 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche in combinato disposto con l’articolo 3 dell’allegato a) alla delibera n. 519/15/CONS con conseguente ingiunzione di pagamento di 174.000 euro. Rispetto ai fatti accaduti nel 2019 e descritti nella delibera, per una condotta analoga la Società era già stata sanzionata nel 2018 quindi appena un anno prima.

Sulla base degli elementi e documenti acquisiti in corso di istruttoria, relativamente alle segnalazioni ricevute, gli uffici competenti hanno ravvisato che TIM non ha adottato tutte le misure necessarie affinché gli utenti dispongano, prima della conclusione del contratto o in corso di modifica di un rapporto contrattuale già in essere, di informazioni puntuali in merito ai costi di abbonamento mensile dell’offerta, al costo del modem collegato all’attivazione del servizio.

In quasi tutte le fattispecie contestate la Società ha ammesso un problema di disallineamento o di configurazione dei sistemi informativi, che quindi sembrano apparire dall’esterno il vero problema della società.

In merito al modem collegato, per effetto della Delibera AGCOM 348/1/CONS si ricorda che TIM concede a chi fa richiesta entro il 31 maggio 2020 di aderire gratuitamente ad un’offerta commerciale equivalente, che non vincola l’utilizzo del modem WI-Fi attraverso l’addebito delle rate residue in fattura. Questo il link per aderire: https://www.tim.it/delibera-agcom-348-mytim

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