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Diritto ambientale

In totale sono stati pubblicati 3 articoli nella sezione “Giurisprudenza”, di seguito elencati dal più recente:

 

DAI GIUDICI DI LEGITTIMITÀ ANCORA UN’OPERAZIONE DI ERMENEUTICA SU ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E REATO DI SCARICO ABUSIVO
di Daniela Gentile (n.II_MMXVII)
Corte di Cassazione, Sezione III penale, sentenza n. 51889 del 21 luglio 2016 e depositata il 6 dicembre 2016. In tema di tutela delle acque dall’inquinamento, lo scarico dei reflui provenienti da impianti di autolavaggio, eseguito in assenza di autorizzazione, integra il reato di cui all’art. 137, comma primo, del D.Lgs. n. 152 del 2006, non potendo tali acque essere assimiliate a quelle domestiche. Le acque reflue non ricollegabili al metabolismo umano o non provenienti dalla attività domestica hanno carattere industriale, per cui il relativo sversamento sul terreno integra il reato di scarico abusivo.
L’ACQUA COME BENE COMUNE. GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO, CONCORRENZA E TUTELA AMBIENTALE
di Roberto Miccu, Antonio Cordasco, Francesco Palazzotto (N. III_MMXV)
La risorsa idrica è stata oggetto di molteplici interventi legislativi che ne hanno modificato l’organizzazione, la gestione e le modalità di affidamento del servizio. Le novità disposte dal D.L. 12.09.2014, n. 133 conv. in L. 11.11.2014, n. 164 incidono su numerosi e rilevanti aspetti che riguardano, da una parte, gli assetti istituzionali e organizzativi del settore (governance) e, dall’altra, gli interventi infrastrutturali, la tutela ambientale e la qualità del servizio reso all’utenza, anche in relazione al rispetto degli obblighi stabiliti dalla normativa europea. Da ultimo la Corte Costituzionale con la sentenza n. 32 del 12.03.2015, ha censurato l’art. 10, comma 1, della legge regionale Liguria n. 1/2014, che aveva disposto che “i Comuni ... hanno facoltà in forma singola o associata di gestire autonomamente l’intero servizio idrico integrato”.
I NUOVI “ECO-REATI”: DIFFICOLTÀ INTERPRETATIVE DELLA RECENTE FORMULAZIONE
di Daniela Gentile (N. III_MMXV)
Legge n. 68 del 22 maggio 2015. Con la legge 22 maggio 2015 n. 68, pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” del 28 maggio 2015 n. 122, e in vigore dal 29 maggio 2015, è stato aggiornato il codice penale introducendo il titolo VI bis intitolato “Delitti contro l’ambiente”: la nuova “aggravante ambientale” adegua finalmente la nostra legislazione ordinaria ai precetti costituzionali e alle indicazioni della Consulta in tema di ambiente.

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